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HOT WHEELS ELITE 1:43

Ferrari 156 F1 - GP Italia 1961 - Phil Hill

codice T6278 - serie F1 Drivers' World Championship Collection

edizione numerata copia 0708 di 5000

Comunemente conosciuta come la prima Ferrari a motore posteriore (erroneamente, perchè già c'erano state due "prove d'autore" nel 1960, la 246P e la 156 F2, che diedero alla 156 vari spunti fra i quali il telaio) la 156 F1 è stata la vettura di punta del cavallino nel biennio '61-'62, riuscendo a vincere il mondiale piloti e costruttori nel primo dei due anni. Progettata e sviluppata da Carlo Chiti (e un giovane Forghieri), adottò inizialmente il V6 Dino a 65° prima che il nuovo e definitivo V6 a 120° dell'ingegnere toscano arrivasse a maturazione.

Nel 1961 i piloti Ferrari erano tre: P. Hill, W. von Trips e R. Ginther; a questi si aggiunsero, per alcuni GP, O. Gendebien, W. Mairesse e R. Rodriguez, oltre a G. Baghetti che correva per la Scuderia Sant Ambroeus.

Phil Hill Conquistò il Mondiale Piloti (primo americano nella storia della F1) proprio in occasione del GP d'Italia, vincendolo. Tale GP è altresì famoso per essere la gara di F1 più tragica della storia: al secondo giro Jim Clark urta Wolfgang (Alexander Albert Eduard Maximilian Reichsgraf Berghe) von Trips che perde il controllo del mezzo; l'auto si alza in volo, capovolgendosi espelle il pilota sulla pista e poi travolge gli spettatori divellendo le sottili reti di protezione. Muore il pilota, in quel momento in testa al mondiale, e muoiono 14 spettatori. 

Il modellino rappresenta la versione del GP di cui sopra, col motore tipo 178, V6 a 120°, che corse il 10 settembre 1961 sul tracciato lungo di Monza, comprensivo delle paraboliche, coprendo 43 giri in poco più di 2 ore a oltre 209 orari di media.