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HOT WHEELS ELITE 1:43

Ferrari D50 - versione del 1956 - codice P9947

Il genio ingegneristico di Vittorio Jano la confeziona, come Lancia D50, nell'autunno del 1953. L'auto è innovativa e promette grandi cose. Agli inizi dell'anno successivo iniziano i test per preparare la vettura all'imminente mondiale ma una serie di problemi di varia natura rimandano il debutto ad anno ormai finito. Quando, nel 1955, i problemi sembrano superati, e i primi risultati appaiono prossimi al traguardo, giunge la tragica scomparsa di Alberto Ascari ed il conseguente immediato ritiro dalle competizioni della casa torinese. Tutto il prezioso materiale viene "raccolto" dalla Scuderia Ferrari che dapprima corre con le versioni originali della Lancia D50 per, già dal 1956, apportare modifiche sostanziali al progetto originario che, di fatto, producono una vera e propria versione Ferrari. Questo modellino riproduce la versione del 1956, con i serbatoi del carburante laterali (ormai solo deputati a funzione aerodinamica) non più separati ma inglobati nelle forme della carrozzeria. In quell'anno Juan Manuel Fangio vinse, con quest'auto, il suo quarto titolo mondiale. La D50 fu la base per la successiva Ferrari tipo 801 (denominazione usata già a partire dagli ultimi gran premi del '56 per le ex-D50).

Il modellino, seppur non specificato nella confezione, rappresenta la versione portata al successo da Juan Manuel Fangio il 5 agosto 1956 al GP di Germania, lungo i quasi 23 km del circuito del Nurburgring percorsi per 22 volte in poco meno di 3 ore e 40 minuti, alla media di circa 138 orari. La fascia giallo-blu sul musetto è un richiamo alla scuderia Equipo Argentino, già fornitrice di vetture Ferrari negli anni precedenti della luminosa carriera di Fangio.