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FLY CAR MODEL
serie 1:43
Rafael Barrios, pilota di vetture Sport e GT negli anni '70, una volta terminata la carriera agonistica continua a coltivare la sua passione per le vetture da gara, ma in scala ridotta, dando vita ad una delle più amate realtà del mondo slot moderno: la Fly Car Model -
(con la quale riproduce, tra le altre, anche alcune delle vetture della sua carriera agonistica).
La piccola azienda sorge ad Alicante, Spagna, nel 1995; il 25 Luglio 1996 commercializza il suo primo modello, e in poco tempo diviene un punto di riferimento per gli appassionati delle "piste elettriche" di tutto il mondo. I modelli della Fly portano innovazioni tecniche, qualità di prodotto, semplicità d'uso, prestazioni di rilievo e, forse prima fra tutte, una scrupolosa attenzione alla precisa riproduzione dei modelli proposti, compresi dettagli e particolari fino ad allora poco considerati come, ad esempio, la presenza del pilotino all'interno dei modelli.
Alla fine del millennio scorso alla Fly matura il progetto per produrre diecast in scala 1:43 (le slot "standard" sono in plastica e in scala 1:32), scaturita forse da un'iniziale idea, poi rientrata, di proporre delle slot in scala "piccola", tipo le vecchie, nostrane, Dromocar, o le più recenti D-Slot di Kyosho o, ancora, le attuali Carrera Go.
In verità, più che semplici diecast, questi modellini sono molto più vicini a degli "speciali", ovvero dei montati da kit, e se ne intuisce la ragione quando sopriamo che per questo progetto arriva, alla corte della Fly, Joan Albert Larrosa, già titolare della JAL43, piccola azienda artigianale che produce modelli in resina, in kit e in serie limitata, transkit, accessori e decals.
La JAL43 è agli sgoccioli e J.A. Larrosa capisce che l'offerta di Barrios è da prendere al ... volo! (Mai parola fu più azzeccata per l'occasione :lol: ).
Nasce così, nel catalogo FLY del 2000, la serie denominata Classic 1:43. Nel catalogo di quell'anno compaiono cinque modelli, tutti Lola T70 Spyder, senza alcuna specifica distintiva dei singoli modelli, e con codice C43 seguito da una numerazione a salire: 001-002-003-004-005. I modelli appaiono solo disegnati sul catalogo evidenziando così la loro, momentanea, "non esistenza in vita". Da notare che solo tre di loro risultano essere uguali, nella livrea, a quelli effettivamente prodotti in seguito. In realtà non si capisce neanche se si tratta di "slot" o "diecast".
Nel catalogo dell'anno successivo, il 2001, quello effettivamente valido per la commercializzazione di tali modelli, la serie viene indicata semplicemente come Fly Car Model 1:43. I modelli ora sono le Lola T70 Spyder già viste, ma quattro e non cinque, e con codici differenti: F1-F2-F3 e F4. Per i primi due ci sono foto di modelli già realizzati, F3 e F4 sono disegni; inoltre, il modello F4 presenta una livrea che non verrà realizzata.
Alle Lola si aggiungono altre due serie: una su base McLaren M8B che prevede quattro livree diverse con codici F61-F62-F63 e F64, e l'altra su base Porsche 917-10 Turbo che, sempre in quattro livree differenti, ha i codici F31-F32-F33 e F34.
Nessuno dei modelli di queste ulteriori due serie è mai stato prodotto.